Perché Lo Yoga Si Pratica A Piedi Nudi?

Scopriamo insieme perché questa antica disciplina si pratica a piedi nudi tra ricerca di equilibrio, forza e stabilità con uno sguardo rivolto verso l’oriente

Perché Lo Yoga Si Pratica A Piedi Nudi
INDICE

Questa antica disciplina, di origine indiana, viene svolta senza scarpe e senza calzini per rafforzare e allungare i muscoli dei piedi: ciò ci permette di aumentare l’equilibrio e il senso di radicamento al terreno permettendo al nostro corpo di sentirsi più stabile e solido durante gli asana.

A piedi nudi sin dalle origini

Si dalle sue lontanissime origini, lo yoga viene praticato a piedi nudi. In oriente, e più precisamente in India, dove questa disciplina è stata inventata, camminare scalzi è una pratica comune dal forte valore simbolico: avere delle stabili radici in grado di connetterci fisicamente e spiritualmente alla Madre Terra.

Anche dal punto di vista scientifico, praticare attività fisica scalzi permette al nostro corpo di rafforzare i muscoli dei piedi conferendo stabilità e equilibrio a tutto il corpo, favorendo di conseguenza la pratica dello yoga.

In questo articolo svilupperemo questi aspetti, partiremo dalla tradizione orientale e successivamente approfondiremo come la pratica di questa disciplina a piedi nudi possa portare benefici al nostro corpo riportando alcuni esempi pratici nello svolgimento degli asana.

I piedi sono le radici del nostro corpo

Le origini dello yoga sono antichissime e avvolte nel mistero. Praticato da tempi molto lontani, si è diffuso attraverso gli insegnamenti dei primi maestri in India, dove questa disciplina è altamente connessa alla storia e alla cultura di questo paese.

I primi testi in cui si parla di yoga sono gli Yoga Sutra scritti nel II secolo d.C. dal filosofo Patanjali, nei quali vengono regolate le fondamenta della disciplina enunciandone gli aspetti spirituali e sacri. Già in questi antichissimi testi si fa riferimento alla pratica a piedi nudi come necessità da parte dell’uomo di rafforzare le proprie radici per comunicare meglio con la Madre Terra.

In effetti i nostri piedi sono l’elemento di contatto tra la terra e il nostro corpo e secondo la terapia olistica della riflessologia plantare, ogni organo è riflesso sulla pianta del piede e, a seconda di come appoggiamo lo stesso sul terreno, avremo benefici che si riflettono sull’intero corpo.

La posizione dell’albero, in sanscrito Vrkasasana, ha lo scopo di rappresentare un albero in cui i rami sono costituiti dalle nostre braccia e le radici dai nostri piedi. Questa posizione, ricca di significati spirituali e simbolo indiscusso dello yoga, è un tocca sana per la nostra schiena in quanto migliora la postura e tonifica i muscoli del nostro corpo.

La scienza insegna

In medicina esistono numerose ricerche che affermano che fare attività come lo yoga, a piedi nudi può migliorare:

  • La microcircolazione del piede
  • La postura
  • L’equilibrio

Inoltre, praticare yoga a piedi nudi, può prevenire infortuni. Secondo uno studio pubblicato da una nota associazione di medici americani, specializzati nella cura dei piedi, chi pratica sport è più soggetto a subire distorsioni e fratture del piede e della caviglia.

Praticare a piedi nudi può ridurre questo tipo di imprevisto, specialmente in quelle discipline, come lo yoga, in cui restare in equilibrio è molto importante. Attraverso i piedi nudi infatti riusciamo a stabilizzarci a terra, garantendo una maggiore stabilità a tutto il nostro corpo.

I benefici inoltre possono anche essere di tipo psicologico; a dirlo è il Dottor Virelli dell’Ospedale Humanitas di Rozzano (Milano) che afferma che fare attività fisica a piedi nudi porta una sensazione di benessere generale e di libertà, risvegliando in noi il nostro lato fanciullesco.

Una questione di rispetto e igiene

All’ingresso di ogni casa giapponese è presente il Genkan, uno spazio in cui riporre le scarpe prima di entrare all’interno dell’abitazione vera e propria; in alcuni luoghi di culto, esiste uno spazio simile in cui prima di potere accedere agli ambienti riservati alla preghiera, è necessario lasciare le proprie calzature.

Anche nelle scuole di Yoga è buona usanza accedere a piedi nudi: lo scopo è quello di rispettare il luogo in cui si sta entrando lasciando al di fuori dello stesso tutte le impurità della vita quotidiana:

  • Stress
  • Energie negative
  • Frenesia

Oltre agli aspetti prettamente simbolici, è bene rimuovere le scarpe, e praticare yoga a piedi nudi, anche per una questione igienica.

Numerose sequenze di yoga prevedono asana che si svolgono in piedi e successivamente coricati. In queste situazioni, se si usassero le scarpe, sarebbe inevitabile andare a toccare con le mani o con il visto la parte di terreno appena calpestata con le suole sporche.

Durante la stagione invernale, potrebbe capitarvi di avere freddo ai piedi, il nostro consiglio è quello di andare per step: provate ad iniziare la lezione di yoga indossando delle calze antiscivolo e successivamente, quando vi sentite pronti, rimanete a piedi nudi, la vostra circolazione sanguigna ne gioverà.

I migliori Asana per la cura dei propri piedi

I migliori Asana per la cura dei propri piedi

I nostri piedi sorreggono il nostro corpo, ci mantengono in equilibro e ci connetto al mondo che ci circonda. Posture sbagliate o scarpe scomode possono danneggiarli con conseguenze negative a tutto il resto del corpo.

Alcune posizioni di yoga ci permettono di prevenire disturbi e dolori ai piedi grazie ai loro aspetti positivi, gli asana di cui parleremo a breve, infatti, stimolano la circolazione sanguigna e favoriscono la tonificazione muscolare.

  • Tadasana (o posizione della Montagna) permette al corpo di allungarsi. Attraverso i piedi inoltre si aumenterà il controllo dell’equilibrio favorendo una maggiore centratura del proprio corpo.
  • Uttanasana (o posizione del Piegamento in Avanti) distribuisce il peso del corpo su tutta la pianta dei piedi. Da svolgere rigorosamente senza calze, permette ai piedi di rafforzarsi e tonificarsi diventando così un’ottima base di appoggio per tutto il nostro corpo
  • Vrkasasana (o posizione dell’albero) prevede di stare in equilibrio su un solo piede cercando di stare ben radicati al terreno. Ha lo scopo di ridurre i piedi piatti

Per imparare a svolgere al meglio questi asana, ti suggeriamo di leggere questo nostro articolo, in cui troverai tutte le informazioni utili e le sequenze per praticare in sicurezza e in modo efficace.

Conclusione

Lo yoga si pratica a piedi nudi poiché fin dalle sue lontanissime origini ci sono testimonianze che parlano degli effetti benefici del contatto dei nostri piedi con il terreno.

Dal punto di vista spirituale, i nostri piedi nudi rappresentano le radici che si radicano alla Madre Terra simbolo di energie positive, serenità e forza mentale.

Anche dal punto di vista fisico, ricerche scientifiche, dimostrano che è importante praticare lo yoga senza scarpe e calze al fine di rafforzare i muscoli dei piedi, riattivare la circolazione sanguigna e garantire equilibrio e stabilità al nostro corpo durante l’esecuzione degli asana.

Eri a conoscenza dell’origine così antica dello yoga? Ti piace camminare e svolgere attività fisica a piedi nudi? Ricordati che con un po’ di sano esercizio riuscirai a praticare yoga anche tu senza scarpe e il contatto della tua pelle con il terreno ti porterà tantissimi benefici.

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