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Introduzione Allo Yoga Vinyasa
Ci sono tanti tipi di yoga che puoi sperimentare per migliorare corpo, mente e anima: esploriamo insieme le caratteristiche del Vynyasa yoga, partendo dalle sue origini.
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Il Vinyasa è uno stile yoga molto diffuso che utilizza una serie di sequenze combinate con una corretta respirazione. Le posizioni corporee sono dette asana e, attraverso dei movimenti di transizione, si passa da un asana all’altro in un flusso continuo che viene detto “yoga flow”.
Il vantaggio del Vinyasa yoga è che offre sempre sequenze diverse, quindi le lezioni sono ogni volta diverse e interessanti. Questa grande variabilità offre numerosi benefici dal punto di vista corporeo perché va a lavorare più ampiamente sul fisico rendendolo armonico e uniforme.
In questo articolo vediamo cos’è il Vinyasa yoga, scopriamo qual è la sua storia, quali sono gli asana più diffusi e perché è così apprezzato in tutto il mondo affermandosi come uno degli stili yoga più famosi.
Significato e origine del Vinyasa Yoga
Come tutti gli stili yoga, anche il termine “Vinyasa” ha origini sanscrite:
- Vi = “In un modo speciale”
- Nyasa = “Collocare”
Letteralmente, quindi, Vinyasa yoga può essere tradotto come un movimento consapevole o come “sequenza della coscienza”. Riassume un comportamento che non viene eseguito in maniera casuale ma ben studiata.
Il Vinyasa yoga è un metodo che si basa su:
- Stabilità (Sthira)
- Conforto (Sukha)
- Respirazione lenta e regolare (Prayatna Sithila)
Le origini del Vinyasa yoga
A differenza di altri stili yoga, il Vinyasa non ha un fondatore ufficiale perché si tratta di uno stile moderno che deriva principalmente dall’Ashtanga che, a sua volta, nasce dagli insegnamenti di Sri Krishnamacharya.
Secondo la tradizione, i movimenti tra una posizione e l’altra erano tanto importanti quanto gli asana stessi! Lo scopo era, chiaramente, quello di migliorare il focus e la concentrazione durante la pratica focalizzando l’attenzione sul proprio corpo.
Per questo motivo, nel Vinyasa è importante che tutta la pratica venga eseguita in maniera fluida, senza una distinzione netta tra le posizioni e i movimenti di transizione. Inoltre, non bisogna mai dimenticare il respiro che deve essere fluido e regolare per tutta la pratica.
Che rapporto c’è tra Ashtanga e Vinyasa yoga?
Nell’Ashtanga ci si concentra maggiormente sulle posizioni e sul loro mantenimento, mentre nel Vinyasa sono ugualmente importanti anche i movimenti di transizione quindi si esegue una pratica in un continuo flusso in unione con il proprio respiro.
Caratteristiche del Vinyasa Yoga: perché è diverso dagli altri stili
Come abbiamo detto, il Vinyasa collega ogni postura attraverso il respiro creando quindi un flusso continuo detto “yoga flow”.
Inoltre, il Vinyasa richiede forza e resistenza muscolare perché alcuni movimenti sono molto intensi e risultano efficaci per un buon allenamento cardiovascolare che, invece, gli altri stili yoga non presentano.
Durante la pratica non esistono mai due sequenze uguali perché vengono introdotte sempre delle variazioni per agire su diversi distretti muscolari, quindi non si tratta di uno stile ripetitivo ma, invece, estremamente variabile.
Questo richiede una grande concentrazione durante la pratica, tanto che il Vinyasa yoga viene definito “meditazione in movimento”.
Caratteristiche distintive del Vinyasa yoga:
- Unione di movimento e respirazione
- Ottimo allenamento cardiovascolare
- Grande variabilità nelle sequenze
- Meditazione in movimento
- Transizioni tra un asana e l’altro
Il Vinyasa yoga fa bene? Ecco tutti i benefici che devi conoscere
Sappiamo che lo yoga è molto positivo per l’equilibrio corpo-mente, ma cosa possiamo dire per quanto riguarda lo stile Vinyasa?
Prima di tutto, è un ottimo allenamento cardiovascolare perché richiede forza e resistenza muscolare andando quindi ad allenare la muscolatura come un qualsiasi allenamento cardio.
Inoltre, questo tipo di pratica riduce il livello di zuccheri nel sangue e il colesterolo migliorando complessivamente la salute dell’organismo e il benessere della persona.
Dal punto di vista fisico, il Vinyasa tonifica la muscolatura e migliora l’elasticità muscolare e la flessibilità andando, di conseguenza, a ridurre i problemi articolari e i dolori cronici.
Per quanto riguarda l’umore, si nota una riduzione dello stress, dell’ansia e della depressione perché lo yoga flow aiuta ad entrare nel momento presente, a calmare la mente e a tralasciare tutte le preoccupazioni e i pensieri negativi.
Complessivamente, migliora l’umore e la qualità della vita.
L’importanza del respiro nel Vinyasa yoga
Durante l’esecuzione degli asana, l’insegnante indica sempre il numero di respiri da contare mentre si mantiene una posizione.
- Un respiro quando la posizione è solo di transizione
- Cinque respiri quando la posizione deve essere mantenuta
Che tipo di respirazione bisogna praticare?
Normalmente il Vinyasa yoga fa riferimento alla respirazione Ujjayi o respirazione vittoriosa perché è quella che amplifica al massimo il nostro Prana e aumenta l’energia corporea.
Per eseguire la respirazione Ujjayi bisogna chiudere leggermente la gola in modo da creare una lieve resistenza al passaggio dell’aria. Durante l’inspirazione e l’espirazione bisogna applicare più forza muscolare perché è necessario contrastare la resistenza creata.
Posizioni più famose di Vinyasa yoga
1. Adho Mukha Svanasana o Cane a faccia in giù
In questa posizione il bacino è spinto verso l’altro e la testa verso il basso. L’obiettivo è quello di portare lo sterno in direzione delle gambe così da allungare tutta la catena muscolare posteriore.
Non è importante se i talloni non toccano terra, ognuno di noi ha un corpo diverso quindi presta attenzione a rispettarne i limiti e a non forzarlo. Con la pratica noterai i miglioramenti poco alla volta.
2. Trikonasana o posizione del triangolo
Trikonasana è una posizione che stimola la flessibilità e che si concentra sull’apertura del petto. Partendo con le gambe divaricate, direziona un piede verso il lato corpo del tappetino di yoga e flettiti lateralmente in modo da avvicinare la mano alla punta del piede.
Anche in questo caso, non è importante toccare il pavimento con la mano, puoi appoggiare la mano sulla coscia oppure su un mattoncino per yoga. La cosa importante è cercare di allineare le spalle e di aprire il petto.
3. Utkatasana o posizione della sedia
Utkatasana è una posizione molto famosa ma che spesso viene eseguita in maniera errata. Partendo da in piedi, piega le ginocchia e abbassa il bacino proprio come se ti stessi sedendo su una sedia invisibile posta dietro di te.
È importante che il coccige sia rivolto in avanti, in modo da non spingere il sedere all’indietro e da non sovraccaricare la zona lombare. Allunga le braccia verso l’alto e cerca di aprire il petto. Le ginocchia non devono sporgere oltre la linea delle caviglie.
4. Bhujangasana o posizione del cobra
Bhujangasana è una posizione che viene eseguita spesso in transizione, cioè viene utilizzata per aprire il petto dopo degli asana che includono dei piegamenti in avanti.
Partendo dalla posizione prona, bisogna sollevare il petto sostenendosi con le braccia. Presta attenzione a mantenere il bacino a contatto con il pavimento, puoi tenere i gomiti flessi.
Se senti un sovraccarico a livello lombare, puoi rivolgere il coccige verso il basso per rettilineizzare il rachide lombare.
5. Balasana o posizione del bambino
Balasana è una posizione ristorativa che viene utilizzata per recuperare un respiro regolare e per rilassare il corpo dopo una sequenza particolarmente intensa.
Per eseguire questa posizione, siediti a terra portando il sedere a contatto con i talloni e fletti la schiena in avanti allungando le braccia davanti a te. Appoggia la fronte sul tappetino e respira lentamente.
La posizione del bambino è molto semplice da eseguire e rilassa i muscoli del collo e della schiena.
Il successo del Vinyasa yoga: perché è tra i metodi più scelti?
#1 Ottimo allenamento aerobico
C’è chi ama il pilates e chi, invece, il Vinyasa yoga! Questo stile yoga offre delle sequenze più o meno complesse a seconda del proprio livello di preparazione che consentono di rinforzare il sistema cardiovascolare.
Si tratta di un esercizio che porta il cuore a pompare sangue proprio come avviene durante l’allenamento cardio, con il vantaggio che obbliga a concentrarsi anche sul respiro e sul movimento.
#2 Molto variabile e poco noioso
Il Vinyasa yoga decisamente è uno stile che non annoia perché ogni lezione è diversa ed esistono moltissime variazioni che permettono di allenare tutto il corpo a 360 gradi.
Inoltre, è una pratica piuttosto semplice, non c’è bisogno di studiare né di allenarsi quotidianamente per ottenere dei risultati concreti, puoi impostare la tua routine come preferisci e noterai i miglioramenti fisici e psicologici con il tempo.
#3 Alla portata di tutti
Siamo abituati a pensare allo yoga come a un insieme di posizioni impossibili che solo chi è veramente allenato può eseguire senza difficoltà. In realtà, non è affatto così: il Vinyasa yoga è alla portata di tutti e chiunque può praticarlo, anche le persone anziane!
Semplicemente, all’inizio della pratica viene stabilito un livello di difficoltà e l’allenamento sarà impostato in base a quel livello. Solo quando il tuo corpo sarà pronto, l’insegnante ti proporrà di passare al livello successivo.
#4 Molti insegnanti disponibili
Il Vinyasa yoga è uno dei metodi più diffusi e, di conseguenza, è molto facile trovare un insegnante di yoga competente nella propria zona. Essendo un metodo semplice e accessibile, è molto amato dagli allievi perché offre variabilità senza eccessiva difficoltà.
Rispetto agli altri stili yoga, è relativamente semplice entrare in contatto con un insegnante di Vinyasa quindi spesso è proprio questo lo stile con il quale ci si avvicina allo yoga. Poi, con il tempo e con la pratica, può nascere la curiosità di scoprire anche degli stili diversi.
Conclusione
Il Vinyasa yoga è uno stile semplice e molto vario che offre una serie di sequenze sempre diverse e che consente di allenare il corpo e la mente a 360 gradi.
Si basa su un movimento fluido, non esistono interruzioni tra gli asana ma posizioni di transizione che vengono eseguite in coordinazione con il respiro.
Tra i principali vantaggi di questo metodo abbiamo la riduzione dello stress e il miglioramento dell’umore, si possono notare anche benefici in merito alla depressione e all’ansia.
Il Vinyasa yoga può essere praticato da tutti, giovani e anziani, ed è un ottimo allenamento cardiovascolare perché alterna posizioni rilassanti a posizioni e sequenze di maggiore intensità.
Per chi vuole avvicinarsi allo yoga, consigliamo di approfondire questo stile perché è uno dei più accessibili, dei meno noiosi e dei più diffusi: trovare un insegnante nella propria città non è un problema!
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- M. D. Choi, C. Marks, K. Landis-Piwowar et al. (2018). The Effects of Vinyasa Yoga on Cardiovascular and Physical Fitness as well as Psychological Profiles of Well-being
https://faseb.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1096/fasebj.31.1_supplement.lb742 - A. A. Pina, J. Shadiow, A. T. Fadeyi et al. (2021). The acute effects of vinyasa flow yoga on vascular function, lipid and glucose concentrations, and mood
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0965229920318525 - R. Gaskins, E. Jennings, H. Thind et al. (2014). Acute and Cumulative Effects of Vinyasa Yoga on Affect and Stress among College Students Participating in an Eight-week Yoga Program: A Pilot Study
https://meridian.allenpress.com/ijyt/article-abstract/24/1/63/138177/Acute-and-Cumulative-Effects-of-Vinyasa-Yoga-on?redirectedFrom=fulltext