Cos’è il perossido di idrogeno?
Il perossido di idrogeno è una sostanza di origine artificiale, non presente in natura e composta da acqua e molecole di ossigeno con un’azione antisettica.
Cosa significa?
Grazie alle molecole di ossigeno e i radicali liberi presenti al suo interno, esso è capace, di eliminare i batteri di una ferita, tramite il rilascio di elevate quantità di ossigeno, dalle proprietà antisettiche; inoltre, ossigenando la pelle, genera un aumento del flusso sanguigno; queste due azioni combinate, insieme ad altri processi minori, favoriscono l’azione dei fibroblasti, le cellule responsabili della cicatrizzazione e della guarigione.
Per questo motivo, il perossido di idrogeno viene utilizzato per disinfettare le ferite e favorire la guarigione.
Attenzione!
Gli esperti ci dicono che, a differenza del passato, oggi è preferibile lavare la ferita con acqua e sapone neutro, piuttosto che servirsi del perossido di idrogeno.
Questo perchè per quanto la sua azione antisettica sia efficace, risulta al tempo stesso molto irritante: essendo la pelle già infiammata dalla presenza di una ferita, il perossido di idrogeno rischierebbe di peggiorare la situazione e rallentare la guarigione.
Tuttavia, il suo effetto non dura a lungo: esso infatti si scompone a contatto con l’aria, motivo per cui non produce degli effetti a lungo termine sulla pelle.
Consiglio:
Assicurati che il contenuto della boccetta che tieni in casa sia effervescente provando a versarlo in un bicchiere: se non dovessi vedere le bollicine, significa che il perossido di idrogeno ha ormai perso il suo ossigeno extra, per cui non sarebbe efficace.
Grazie alla sua azione disinfettante, il perossido di idrogeno viene spesso utilizzato per seccare i brufoli legati alle infezioni batteriche; tuttavia, pare che i suoi effetti collaterali siano più dannosi e superiori rispetto ai benefici (ne parleremo in seguito).
Quali sono i suoi utilizzi?
Più che di benefici, al giorno d’oggi, per questo ingrediente è più corretto parlare di utilizzi. La sua azione disinfettante è provata, ma lo sono altrettanto i suoi effetti collaterali. Vediamo in quali situazioni viene utilizzato.
1. Acne
Oltre a essere utilizzato per tagli e ferite, il perossido di idrogeno viene spesso impiegato per il trattamento dell’acne. La sua azione disinfettante è in grado infatti di seccare ed eliminare punti bianchi e punti rossi se applicato localmente.
Tuttavia, c’è da fare una precisazione: è importante conoscere l’origine dell’acne, che si può sia presentare in modalità diverse (infiammatoria e non) sia essere provocata da diversi fattori. Se per esempio l’origine dell’acne è ormonale, il perossido di idrogeno non produrrebbe alcun effetto.
Per quanto se ne sconsiglia l’utilizzo, gli esperti invitano all’applicazione del perossido di idrogeno in rarissime occasioni, per due volte massimo nell’arco della giornata e per non più di due giorni consecutivi. Inoltre, è fondamentale applicarlo esclusivamente sulle imperfezioni, e non sul resto del viso, a causa della sua azione irritante.
In linea generale, è preferibile optare per trattamenti specifici contro l’acne (come il perossido di benzoile o l’acido salicilico) piuttosto che per il perossido di idrogeno, essendo piuttosto aggressivo sulla pelle.
2. Iperpigmentazione
Il fenomeno dell’iperpigmentazione consiste nell’eccessiva produzione di melanina da parte della nostra pelle, traducendosi in discromie sul viso che si presentano sotto forma di macchie scure, spesso causate dai raggi ultravioletti.
Il perossido di idrogeno non è solo un antisettico, ma anche un decolorante (utilizzato spesso nelle tinte per la decolorazione dei capelli) che agisce sulle macchie della pelle, schiarendole.
Tuttavia, questo ingrediente non fa distinzione su ciò che uccide. Esso infatti potrebbe da un lato ridurre la produzione di melanina – con conseguente miglioramento delle macchie – ma, dall’altro, “uccidere” le cellule buone della nostra pelle.
Per questo motivo è preferibile evitarlo e sostituirlo con altri prodotti meno aggressivi e più sicuri sulla pelle, per esempio la vitamina C.
La percentuale con cui viene di solito venduto il perossido di idrogeno si aggira intorno al 3% (la cosiddetta percentuale “sicura”) mentre la concentrazione presente nelle tinte per capelli, per essere efficace, deve essere almeno del 20-30%.
3. Igienizzazione delle superfici
Un utilizzo efficace e sicuro del perossido di idrogeno è quello sulle superfici della casa. La sua azione disinfettante consente infatti di uccidere ed eliminare residui di germi e batteri su piani quali:
- maniglie delle porte
- cestini della spazzatura
- taglieri e in generale utensili da cucina
Questo dovrebbe farti riflettere: se il perossido di idrogeno viene utilizzato sulle superfici della casa, prova a immaginare quanto può essere aggressivo sulla pelle!
Differenze tra perossido di idrogeno e perossido di benzoile
Apparentemente, vista la somiglianza tra i nomi, si potrebbe pensare che i due ingredienti non siano poi così distanti tra loro. Tuttavia, l’unica cosa che hanno in comune è l’appartenenza al gruppo dei perossidi, che li classifica come molecole instabili.
Per il resto, il perossido di benzoile è l’ingrediente tradizionalmente utilizzato nella cura contro l’acne, che si deposita sulla pelle e crea una sorta di film protettivo, senza però penetrare all’interno dell’epidermide.
Al contrario, il perossido di idrogeno è idrosolubile, per cui può essere assorbito dalla pelle. Tuttavia, mentre il primo agisce sulla pelle nel lungo termine, il secondo evapora facilmente, garantendo solo un’azione temporanea.
In linea generale, gli esperti consigliano di tenersi lontani dal perossido di idrogeno in favore del perossido di benzoile, più efficace contro l’acne e meno aggressivo sulla pelle.
A chi è consigliato/sconsigliato?
Come abbiamo visto, il perossido di idrogeno è un ingrediente irritante di cui si sconsiglia l’applicazione sulla pelle.
Tuttavia, il suo utilizzo è più indicato per i teenager, la cui acne è spesso legata alla presenza dei batteri, nei confronti dei quali il perossido di idrogeno risulta efficace.
Sugli adulti, invece, l’acne non è di solito legata a un fattore batterico, per cui il perossido di idrogeno non otterrebbe alcun effetto.
A prescindere dall’età, è sempre meglio optare per prodotti specifici che possano sostituirlo; ma soprattutto, ricorda che l’acne è causata da una sovrapproduzione di oli, oltre che dalla presenza di residui sulla pelle quali germi e batteri. Una buona detersione può aiutarti a tenerla sotto controllo!
Quali sono i suoi effetti collaterali?
La percentuale con cui solitamente troviamo questo ingrediente in commercio si aggira intorno al 3%, che è quella considerata più “sicura”.
Infatti, concentrazioni superiori possono causare seri danni alla pelle, tra cui la formazione di vesciche o scottature. Tuttavia, anche una percentuale inferiore (3%) può produrre effetti indesiderati come secchezza, rossore e irritazione.
Il perossido di idrogeno non va assolutamente ingerito perché altamente tossico: l’ossigeno extra che lo compone si gonfierebbe all’interno del nostro organismo, provocando gravi problematiche gastro-intestinali.
Come utilizzarlo?
Se decidi di utilizzarlo per seccare i brufoli, imbevi un bastoncino di cotone nel liquido e applicalo localmente, senza spargerlo nella zona circostante. Ricorda: basterà applicarlo direttamente sul brufolo per la durata di qualche secondo. In questo modo tutelerai la tua pelle e farai in modo che l’azione ossidativa non intacchi le cellule sane.
Ricorda!
Il perossido di idrogeno può essere efficace sull’acne non infiammatoria, caratterizzata da imperfezioni di entità moderata, come punti bianchi e punti rossi.
Nei casi più gravi – caratterizzati da papule, pustole e cisti – sconsigliamo l’utilizzo perché poco efficace, in favore di ingredienti specifici quali l’acido salicilico e il perossido di benzoile.
FAQ sul perossido di idrogeno