Come Pulire Il Tappetino Da Yoga

Ecco alcuni suggerimenti utili per una pulizia corretta del tappetino, perché è importante e alcune precauzioni da tenere a mente.

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INDICE

Gli yogi sostengono che buona parte della loro disciplina sia basata sulla pulizia.

La pratica ha infatti come obiettivo principale la purificazione del corpo e della mente, che si riflette a sua volta sull’ambiente e sugli strumenti che utilizziamo.

Il tappetino da yoga, essendo a contatto con il nostro corpo e con ogni tipo di superficie – che sia all’aperto, in una palestra o in casa – trattiene una serie di germi e batteri che, se non eliminati a dovere, possono mettere a rischio la nostra salute.

Per questo motivo abbiamo deciso di fornirti tutti i suggerimenti utili a una corretta pulizia, insieme a una serie di precauzioni da tenere a mente in base alla tipologia e al materiale del tuo tappetino.

Perché è importante la pulizia del tappetino?

Il contatto del tappetino con l’ambiente e la condivisione di quest’ultimo con altre persone fa sì che la sua superficie trattenga ogni tipo di sporcizia tra cui polvere e batteri che, a loro volta, vengono a contatto con le tue mani e il resto del corpo, mettendoti di fronte al rischio di possibili infezioni.

Ma non solo: il movimento e gli esercizi – specialmente durante una sessione di hot yoga – aumentano la produzione di sudore; se non adottiamo una corretta pulizia, potremmo notare un odore spiacevole proveniente dal nostro tappetino.

Pulire e disinfettare la sua superficie ridurrà notevolmente il rischio di contrarre funghi o batteri, oltre a eliminare gli odori e la sporcizia.

Quali materiali vengono utilizzati per i tappetini?

Prima di procedere con la pulizia è importante che conosca i materiali di cui i tappetini sono composti e la loro tipologia, che ti serviranno a capire quali prodotti utilizzare.

I materiali principalmente utilizzati sono tre:

  • PVC, un materiale non biodegradabile ma che favorisce una buona aderenza;
  • Gomma naturale: è la più utilizzata, risulta un po’ più pesante rispetto al PVC ma possiede anch’essa un buon effetto anti-scivolo;
  • TPE, un materiale simile alla gomma che risulta molto leggero, quindi facile da trasportare.

Possiamo inoltre distinguere i tappetini in due principali tipologie:

  • A celle aperte: si tratta di tappetini porosi spesso utilizzati dagli yogi perché assorbono il sudore e li rendono adatti ad attività più impegnative, come il già citato hot yoga;
  • A celle chiuse: a differenza dei primi sono impermeabili, il che è un vantaggio perché non trattengono spiacevoli odori e sono più semplici da pulire ma, al tempo stesso, tendono a essere più scivolosi.

Quali prodotti utilizzare per la pulizia?

Nonostante si trovino sul mercato dei prodotti già pronti per la pulizia dei tappetini da yoga, la soluzione più utilizzata è spesso quella fai da te che risulta semplice ed efficace.

Ecco cosa ti serve:

  • Flacone spray, utile sia a rimuovere le macchie, sia a evitare che il tappetino assorba una quantità eccessiva di acqua (vale specialmente per la tipologia a celle aperte);
  • Panno morbido: i panni in microfibra sono spesso utilizzati, ma non necessari. L’importante è che ne utilizzi uno delicato e non abrasivo, così da non rischiare di rovinare il tappetino;
  • Aceto bianco: è il prodotto ideale per eliminare gli odori e per fare una prima disinfezione del tappetino;
  • Sapone delicato, utile a eliminare la sporcizia, la polvere e i batteri;
  • Tea tree oil: questa è un’aggiunta opzionale. Si tratta di un olio essenziale conosciuto per le sue proprietà antifungine e antibatteriche. Inoltre, renderà il tappetino più profumato.

La miscela di questi elementi ti consentirà di ottenere la soluzione per pulire il tuo tappetino.

Come pulire il tappetino

Di seguito ti proponiamo una procedura semplice e utile a pulire il tuo tappetino nel modo corretto ma soprattutto delicato, così da non rischiare di rovinare il grip o il materiale di cui è composto.

1. Pulizia con la soluzione spray

Sistema il tappetino su un ripiano e spruzza la soluzione sulla sua superficie. Immergi il panno morbido in una ciotola di acqua tiepida e strofina il tappetino in una sola direzione e delicatamente: un movimento troppo aggressivo potrebbe eliminare il grip o rovinare il materiale.

Successivamente, risciacqua il tappetino per eliminare il sapone.

Mentre la pulizia di un tappetino a celle chiuse, essendo impermeabile, risulta piuttosto semplice, pulire uno a celle aperte richiede una particolare attenzione.

Alcuni consigliano di immergere il tappetino in una vasca riempita con acqua calda, in modo tale da eliminare odori e sporcizia assorbiti dal tappetino.

Tuttavia, prima di procedere con questo passaggio, assicurati di aver letto le istruzioni fornite dal produttore.

2. Asciugatura

Una volta che avrai eliminato il sapone, sistema il tappetino su una sedia per farlo asciugare, possibilmente in un luogo arieggiato.

Fai in modo che il tappetino durante l’asciugatura non rimanga esposto al sole per troppo tempo, perché rischierebbe di rovinarlo.

Il tempo di asciugatura dipende dalla tipologia del tappetino. Generalmente, il tipo a celle aperte potrebbe impiegare di più, per cui assicurati di attendere il tempo necessario a un’asciugatura completa: una superficie umida è l’ambiente ideale per l’accumulo di germi e batteri.

3. Ripeti i passaggi sull’altro lato

Prima di riporre il tappetino da yoga al suo posto, assicurati di aver eseguito i passaggi anche sul lato opposto.

In questo modo, quando piegherai il tappetino per conservarlo, non rischierai che la parte sporca venga a contatto con la superficie appena pulita.

L’importanza della disinfezione

L’importanza della disinfezione_

L’aceto bianco rientra tra i prodotti con proprietà disinfettanti; tuttavia, non possiamo garantire una sua completa efficacia nell’uccisione dei batteri.

Per assicurarti di disinfettare accuratamente il tuo tappetino, puoi servirti del tea tree oil (aggiungendolo alla soluzione, come accennato sopra) e lasciarlo agire per circa 20-30 minuti prima di rimuovere la soluzione con l’acqua.

Quanto spesso dovrei pulirlo?

Gli esperti consigliano la pulizia del tappetino dopo ogni utilizzo o, in alternativa, dopo qualche sessione, specialmente se pratichi lo yoga regolarmente.

Mantenere il tuo tappetino pulito ti consentirà sia di mantenere buone le sue condizioni, sia di non esporti a eventuali infezioni (quali funghi o verruche) specialmente se ti è già capitato di averci a che fare in passato.

Gli ambienti condivisi come le palestre sono spesso dei ricettacoli di virus e batteri che colpiscono non solo gli attrezzi utilizzati, ma anche i tappetini.

Trattare delle problematiche quali il piede d’atleta o delle tricofitosi (entrambe delle malattie cutanee) richiede del tempo: una pulizia saltuaria e poco curata del tappetino potrebbe comportare il ripresentarsi dell’infezione.

Posso usare un asciugamano da yoga?

Posso usare un asciugamano da yoga

Gli insegnanti di yoga spesso consigliano ai propri allievi di servirsi di un asciugamano da mettere sul tappetino.

In questo modo eviterai che il tappetino sia a diretto contatto con la tua pelle, mentre l’asciugamano assorbirà gran parte del sudore e della sporcizia.

Inoltre, l’asciugamano ti garantirà una maggiore aderenza durante la pratica, senza correre il rischio di scivolare.

Conclusione

In questo articolo abbiamo visto l’importanza della pulizia del tappetino da yoga, come eseguirla e alcuni suggerimenti utili a evitare possibili rischi per la tua salute.

Ricorda che il tuo tappetino è sempre a contatto con delle superfici sporche, sia a casa che in palestra. L’ideale sarebbe pulirlo dopo ogni utilizzo, al fine di evitare possibili infezioni o odori spiacevoli.

Prima di procedere con la pulizia, leggi sempre le istruzioni del produttore: in questo modo non rischierai di rovinare il tappetino.

Infine, se non ti senti sicuro con le soluzioni fai da te, puoi sempre optare per dei prodotti appositi che troverai facilmente sul mercato.

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