Come Non Andare Alla Deriva In Un Mare Di Mascara
C'è chi pensa che i mascara sono tutti uguali e chi invece non riesce a decidersi: segui questi consigli per capire come distinguerli e trovare quello che fa per te!
- DI Laura Roncagli
- Aggiornato:
Il mascara è oggetto del desiderio di qualunque donna: un rapido passaggio e lo sguardo si trasforma anche senza altro makeup, ma cos’è il mascara e perché ne esistono tanti?
In generale quando si parla di questo cosmetico si intende il connubio tra due parti: il prodotto vero e proprio e il suo applicatore (o scovolino).
Secondo l’esperienza di Rajan Tolomei, makeup artist di Max Factor, il risultato di un mascara dipende per il 40% dalla composizione e per il 60% dallo scovolino.
Il mascara (vero e proprio)
L’I.N.C.I. di un mascara può contenere una svariata quantità di ingredienti, ma il mercato preferisce classificarli in base al loro effetto.
Se il tuo problema sono le ciglia piatte che rendono il tuo sguardo sempre un po’ stanco, dovresti utilizzare un mascara effetto lifting: la sua caratteristica è quella di curvare le ciglia e mantenerle in posa per diverse ore, allargando il tuo sguardo e regalandoti un’aria da cat woman.
Per le ciglia rade o sottili la soluzione sono i mascara effetto volumizzante. Si tratta di formulazioni che di solito si presentano più dense e che permangono in quantità maggiore sulle ciglia allo scopo di ampliarle e dare volume allo sguardo. Possono contenere anche fibre che applicandosi alle ciglia aumentano le capacità volumizzanti del mascara regalando sguardi intensi.
Se il tuo scopo è quello di far risaltare il colore dei tuoi occhi dovresti orientarti verso i mascara effetto lucido o vinilico che regalano alle ciglia una luminosità capace di enfatizzare il colore del tuo sguardo.
Ci sono poi mascara WaterProof e WaterResistant che nascono per occhi particolarmente sensibili; la tenuta di questi mascara è studiata per la lacrimazione eccessiva o il sudore, anche se sono pubblicizzati anche come adatti ad un tuffo in piscina o una giornata al mare. I makeup artists sconsigliano di norma l’utilizzo dei prodotti WaterProof a causa della loro eccessiva resistenza durante la rimozione con conseguente stress per le ciglia che possono spezzarsi.
Abbiamo parlato del mascara che, come detto da Rajan Tolomei, rappresenta solo il 40% del risultato. Ora passiamo al rimanente 60%:gli scovolini.
L’applicatore (o scovolino)
Elastomerici, in silicone, in plastica, in fibre naturali, e poi grandi, piccoli, medi, piramidali, a clessidra, a punta, a pettine, a sfera, curvi. Come valutare il giusto prodotto per i nostri occhi in una scelta tanto ampia di applicatori? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Le qualità di uno scovolino dipendono da tre fattori principali: materiale, dimensione e forma. La combinazione di queste componenti deve essere studiata ad hoc per garantire la miglior applicazione del mascara (la cui texture varia a seconda della composizione e dello scopo con il quale è stato realizzato).
Un mascara volumizzante, per esempio, dovrà avere lo scovolino adatto a depositare sulle ciglia il quantitativo corretto di rimmel per garantire l’aumento del volume delle ciglia.
I materiali
Oggi sul mercato sono disponibili diversi tipi di materiali che prevedono sia fibre naturali che derivati industriali.
I primi mascara venivano applicati con una spazzola di piccole dimensioni; all’epoca infatti, negli anni Trenta del ‘900, il mascara si presentava come un panetto compatto; una sorta di burro.
Lo scovolino in fibre naturali è stato largamente utilizzato in passato, ma oggi si tende a usare molecole più innovative. Le fibre naturali raccolgono una quantità più abbondante di mascara e sono pertanto adatte a volumizzare le ciglia sottili. Hanno però lo svantaggio di non riuscire ad organizzare in maniera perfetta le ciglia e a volte possono creare un effetto caotico. In caso di un numero maggiore di passate inoltre creano con più facilità piccoli e antiestetici grumi (e rischiano di sporcare il viso).
Gli scovolini più innovativi presenti oggi sul mercato sono detti elastomerici perché realizzati con particolari fibre (elastomeri), sia naturali che sintetiche, che vantano un’elasticità molto elevata.
Le loro caratteristiche sono assimilabili a quelle della gomma o del caucciù. Riescono a recuperare una quantità più esigua di mascara riducendo gli sprechi e depositando sulle ciglia solo il quantitativo necessario ad ottenere l’effetto voluto.
Mantengono sempre la loro forma e questo gli consente di separare senza sforzo le ciglia, organizzandole in maniera impeccabile ed evitando la formazione di grumi.
A metà strada tra gli scovolini in fibre naturali e quelli elastomerici, si collocano quelli in plastica (ormai scomparsi) e quelli in silicone che presentano caratteristiche intermedie.
Le dimensioni
Ogni occhio ha la sua dimensione e la sua forma e gli scovolini sono obbligati a tenerne conto se vogliono essere performanti.
La maggior parte dei mascara in commercio oggi hanno dimensioni medio-piccole e non c’è da stupirsi di questa scelta. Il mascara va applicato su superfici ridotte nelle quali la precisione è fondamentale; uno scovolino di grandi dimensioni rende difficile raggiungere in maniera impeccabile la base delle ciglia che sono la zona nella quale è più importante la distribuzione del mascara.
Gli scovolini di dimensioni ridotte consentono di muoversi con maggiore sicurezza nelle aree più piccole facilitando l’applicazione del mascara alla base delle ciglia.
Essendo più piccoli, inoltre, riducono il rischio di sporcare inavvertitamente le aree circostanti e di solito aiutano anche a prevenire la formazione di grumi raccogliendo quantità di prodotto inferiori rispetto a quelli di grandi dimensioni.
La forma
Sulla forma degli scovolini ci si è sbizzarriti davvero molto; il mercato oggi mette a disposizione una vasta scelta di soluzioni che vanno dalle più classiche a quelle più futuristiche.
Ognuna di esse però è studiata per un determinato effetto e conoscerle ti permetterà di scegliere l’applicatore giusto per ogni momento.
Gli applicatori a piramide sono i più classici, senza una particolare qualità. Sono adatti per performance medie in fatto di volume, lunghezza e curvatura, senza spiccare in nessuna delle tre. La loro forma tipica è studiata per raggiungere comodamente le aree più difficili come i lati degli occhi, e lavorare maggiormente con la zona centrale (che solitamente è quella più bisognosa).
Gli scovolini a clessidra sono realizzati con il preciso intento di distribuire in maniera perfetta il prodotto; la loro azione si può definire sinergica in quanto una parte dello scovolino raccoglie il mascara e l’altra lo distribuisce, garantendo un volume ottimale senza particolare fatica.
L’applicatore curvo è stato un must degli anni passati con la sua forma esagerata (oggi un po’ ridimensionata a dire il vero). Il suo utilizzo è indicato per quelle donne dalle ciglia dritte o cadenti che desiderano una curvatura maggiore ma non hanno voglia di approcciarsi al piegaciglia.
Attraverso una serie di ricerche si è passati dallo scovolino curvo a quello liftante; in passato, infatti, la tenuta del mascara con scovolino curvo era limitata. Se l’effetto curvatura era garantito già alla prima applicazione, col passare delle ore il peso del mascara riusciva a piegare nuovamente le ciglia vanificandone l’effetto. I nuovi mascara liftanti combinano l’effetto curvo con una tenuta maggiore che garantisce la piega delle ciglia per tutto il giorno.
Esistono poi applicatori con forme più particolari come quelli a pettine (impiegati per organizzare le ciglia ed evitare la formazione di grumi), o quelli a sfera che lavorano su singole ciglia con movimento verticale (e sono perfetti per chi ha ciglia sottili perché consentono di lavorare singolarmente su ognuna di loro).
Se il mascara è il miglior alleato dello sguardo di una donna, lo scovolino è il più importante compagno del mascara.
Per saperne di più sui migliori mascara del 2021 ti invitiamo a leggere la nostra guida ai 14 migliori mascara dove troverai anche molti consigli pratici sull’utilizzo del mascara.